IMPATTO AMBIENTALE

Ecologia & riciclaggio

Innovative miscele bituminose mixate con sostanze di varia natura sono la risposta alle crescenti e ormai imperanti esigenze di sostenibilità ambientale.
La ricerca e lo sviluppo di nuove miscele bituminose ha aperto infatti la strada alla sperimentazione di innovativi materiali da utilizzare per i manti stradali che, oltre ad essere meno impattanti sull’ambiente, si confermano nella produzione meno inquinanti del comune asfalto.
Le nuove miscele prevedono ad esempio l’impiego di materiali riciclati e un minor consumo energetico per la loro realizzazione.

Abbattimento CO2

L’impatto più significativo di una industria di conglomerati bituminosi è senza dubbio rappresentato dall’emissione nell’aria di inquinanti. Questi derivano dai processi di combustione dei bruciatori, dalla lavorazione degli inerti, dal riscaldamento del bitume e del granulato di asfalto e dai mezzi per la movimentazione e il trasporto.
La CO2 in particolare, riconosciuta essere uno dei principali gas serra, responsabile, per la sua eccessiva concentrazione in atmosfera, del riscaldamento globale, rappresenta certamente una conseguenza della produzione dei conglomerati bituminosi.
Tuttavia la continua ricerca e l’innovazione tecnologica hanno permesso significativi passi in avanti nel contenimento dei fattori inquinanti, a partire proprio dalla CO2.
Se per la produzione del cemento, ad esempio, si devono raggiungere i 1300 °C, la lavorazione del conglomerato bituminoso caldo comporta temperature massime decisamente inferiori, attorno ai 170 °C, che possono essere ulteriormente abbattute attraverso l’uso di asfalti a bassa temperatura.

Emulsioni bituminose
L’impiego per esempio di bitume sciolto in acqua, permette infatti un più alto risparmio energetico con una lavorazione che, fissata in questo caso sugli 80 °C, assicura un indubbio, drastico abbattimento delle temperature, e quindi delle emissioni inquinanti rispetto ad altri settori produttivi.

Asfalti a bassa temperatura

Costi energetici ridotti ed emissioni minime sono solo alcuni dei vantaggi offerti dall’asfalto a basse temperature, frutto delle recenti e sempre più moderne tecniche produttive.
Se i conglomerati tradizionali hanno infatti temperature di produzione variabili tra i 140°C ed i 180°C, adeguati accorgimenti impiantistici, sommati a un’innovativa ricerca tecnologica, possono abbassarla di 30°C senza modificarne caratteristiche e prestazioni.
Un risultato che ha almeno un duplice impatto: da un lato l’importante risparmio energetico con minori consumi del bruciatore, nonché la conseguente riduzione del volume di emissioni.
Dall’altro lato i significativi vantaggi nei cantieri: lavorando a temperature più basse, le condizioni degli operai migliorano notevolmente e anche l’impatto ambientale, soprattutto nei centri abitati, è fortemente ridotto.
In termini qualitativi la durata della pavimentazione aumenta grazie ad un minore effetto termico d’invecchiamento sul legante in fase di produzione.

GLI ASSOCIATI

Franco Rossi SA
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